L’inserimento in una nuova organizzazione aziendale rappresenta un momento delicato nella vita lavorativa di ogni persona.
Approcciarsi a una realtà strutturata con strumenti e procedure a cui attenersi può apparire complicato, o addirittura insormontabile, senza il supporto di figure cruciali incaricate a tal fine.
In questo senso hanno un ruolo determinante il settore Risorse Umane, il settore ICT – Information Comunication Tecnology – e il responsabile Team Leader.
Terminata la fase di ricerca e selezione con l’individuazione del candidato ideale, inizia il processo di integrazione della nuova risorsa all’interno dell’organizzazione aziendale che viene definita col temine anglosassone onboarding.
In senso stretto, l’onboarding coincide con l’ingresso in azienda mentre, in senso più ampio, giunge ad analizzare i risvolti sull’Employer Branding, che si riferisce alla reputazione di un’azienda come datore di lavoro.
Sul tema dell’onboarding alcuni studi hanno dimostrato come un buon inserimento influisca sulla employer retention, ovvero la capacità di un’azienda di trattenere i propri dipendenti. Si possono citare a titolo di esempio i dati riportati dalla rivista Forbes, in un articolo del 3 dicembre del 2018, secondo cui le aziende perdono il 17% dei dipendenti nei primi 90 giorni a causa di un inefficace inserimento.
Al fine di garantire la corretta integrazione del neoassunto, IQT ha strutturato l’ingresso in azienda secondo specifiche modalità, che si riportano di seguito.
L’onboarding aziendale per IQT si manifesta prima dell’assunzione e precisamente in fase di colloquio, dove vengono presentati l’azienda, le aree di business e i servizi. È in questo momento che l’azienda condivide con il potenziale nuovo dipendente i valori e la filosofia che la contraddistinguono. Si può parlare quindi di risvolti sull’Employer Brandig ovvero la capacità di attrarre e fidelizzare dipendenti grazie alla corretta comunicazione dei contenuti del brand.
L’onboarding aziendale inizia il primo giorno di lavoro: una volta firmato il contratto di assunzione, il settore Risorse Umane illustra e condivide al collega informazioni, strumenti di carattere generale e policy aziendali. È in questo momento, infatti, che vengono fornite le nozioni utili per rendere autonomo il neoassunto, come per esempio: parcheggi, servizi, orari.
Terminato l’incontro con lo staff di Risorse Umane, inizia una breve formazione con il reparto ICT, che consegna la strumentazione di lavoro ed effettua un addestramento sull’utilizzo di strumenti informatici e software aziendali.
A questo punto il nuovo collega viene affidato al proprio Team Leader, o a una risorsa da lui incaricata, per la formazione di carattere tecnico-specialistica. Secondo l’organizzazione di IQT, il Team Leader si identifica con la figura del Project Manager: responsabile non solo del raggiungimento dei risultati, ma anche dei componenti del proprio Team.
In questa fase, che si sviluppa nelle settimane e nei mesi successivi all’ingresso, il Team Leader ha il compito di formare il nuovo entrato sugli standard qualitativi aziendali e, fondamentale, di trasmettere le strategie e la cultura aziendale coinvolgendo il proprio team.
È importante che vengano assegnati sin da subito degli obiettivi e che vengano forniti dei feedback sui primi risultati. Verificare gli output del neoassunto consente infatti di valutare anche la bontà del processo di selezione.
In altri termini, poter misurare l’efficacia di un nuovo inserimento consente di avere dei dati sulla validità dei processi di recruitment, onboarding e formazione – selezione, inserimento, formazione.
Un processo di onboarding ben strutturato ha come obiettivo ultimo l’acquisizione da parte del neoassunto non solo di conoscenze e di competenze organizzative, ma anche l’integrazione della cultura aziendale complessiva. È così possibile trasmettere al nuovo collega le basi e gli strumenti per intraprendere un percorso di crescita professionale all’interno dell’organizzazione.
IQT ha deciso di investire molto nell’onboarding per permettere ai nuovi colleghi di entrare a proprio agio nella realtà aziendale. Rendere chiari gli strumenti, le procedure, le mansioni, gli obiettivi e le persone chiave, permette di diffondere con efficacia la filosofia aziendale sino a creare team compatti e vincenti.
Citando l’imprenditore Andrew Carnegie:
ll lavoro di squadra è la capacità di lavorare insieme verso una visione comune. La capacità di dirigere la realizzazione individuale verso degli obbiettivi organizzati è il carburante che permette a persone comuni di raggiungere risultati non comuni.
Martina Fornasaro
Organization and Human Resources