Il progetto di restauro del Palazzo Comunale e del Teatro Marchetti a Camerino

TFE Ingegneria S.r.l. -

L’approvazione del progetto definitivo di “Restauro del Palazzo Comunale e del Teatro Filippo Marchetti” rappresenta un passo fondamentale nella ricostruzione del Comune di Camerino, duramente colpito dal sisma del 2016.

 

L’amministrazione comunale, nell’ambito del Piano Straordinario per la Ricostruzione e del bando di gara emesso per l’assegnazione dell’appalto, ha approvato in sede di Giunta e, successivamente, alla Conferenza sui Servizi Speciali, l’intervento aggiudicato dall’RTP composto da:

 

  • Acale Srl, capogruppo responsabile del coordinamento e degli aspetti progettuali architettonici, di restauro e strutturali;
  • Acale Studio Associato, coordinato con Acale srl negli aspetti progettuali e Ing. Laura Del Prete responsabile degli aspetti CAM
  • TFE Ingegneria S.r.l., responsabile degli aspetti impiantistici e di prevenzione incendi;
  • Relevo Srl, responsabile di tutti gli aspetti di rilievo e fotogrammetrici;
  • Restauratrice Laura Petrucci, responsabile delle schede tecniche degli interventi di restauro.

La commessa

In particolare, l’incarico prevede la redazione di tutte le fasi di progettazione, nonché di direzione dei lavori per il restauro e risanamento conservativo, il miglioramento sismico, il restauro delle superfici affrescate, la rifunzionalizzazione e adeguamento impiantistico del complesso edilizio che ospita il Teatro Filippo Marchetti e il Municipio di Camerino sito in Corso Vittorio Emanuele 17.

Gli obiettivi generali del progetto

Il progetto di restauro del Palazzo Comunale e del Teatro Marchetti ha obiettivi chiari e significativi. Tra questi:

 

  • recupero e conservazione: l’obiettivo principale è ripristinare e preservare l’integrità strutturale e storica di questi due edifici di grande importanza per la città. Il Palazzo Comunale e il Teatro Marchetti sono simboli della municipalità e della comunità locale;
  • miglioramento della fruibilità: attraverso il restauro, si intende migliorare l’accessibilità e la fruibilità sia del Palazzo Comunale che del Teatro. Questo permetterà ai cittadini e ai visitatori di godere appieno di questi spazi, valorizzando il patrimonio culturale e artistico rappresentato da questi edifici;
  • ricostruzione del centro storico: considerando che questi edifici rientrano nella prima fascia individuata dall’Amministrazione, il loro restauro contribuirà alla ricostruzione del centro storico di Camerino, danneggiato dal sisma.

La tipologia degli interventi previsti

Le opere di restauro e risanamento conservativo oltre che di miglioramento sismico delle strutture, messa a norma e adeguamento normativo degli impianti presenti, mirano alla rifunzionalizzazione degli edifici e delle attività presenti.

 

Il progetto riguarda sia aspetti esterni che interni di questi due edifici storici. Tra questi, saranno oggetto di intervento:

 

  • la facciata esterna del Palazzo Comunale, che sarà restaurata per ripristinare la sua integrità architettonica e migliorarne l’aspetto estetico;
  • le strutture murarie, che saranno consolidate e restaurate per garantire la stabilità e la sicurezza;
  • gli interni del Palazzo Comunale, che saranno oggetto di interventi mirati a migliorare la fruibilità e la funzionalità degli spazi;
  • il Teatro Filippo Marchetti, situato all’interno del Palazzo Comunale, che sarà oggetto di restauro, con il recupero delle strutture sceniche, dei rivestimenti e delle decorazioni;
  • gli impianti e servizi all’interno di entrambi gli edifici, che saranno riqualificati, adeguati funzionalmente e normativamente e ottimizzati dal punto di vista energetico.

Lo stato dei luoghi

Il complesso edilizio del Teatro e Municipio di Camerino, sito nel centro storico, è un complesso monumentale e di elevato pregio artistico e quindi vincolato dalla Soprintendenza ai Monumenti. È un aggregato composto da vari corpi di fabbrica, strettamente interconnessi tra loro.

 

Il municipio e il teatro comunale sono stati colpiti sia dai sismi del 1997 e del 2016 e, in entrambi i casi, hanno sopportato danni molto gravi.

Nell’intervallo temporale tra i due sismi, il complesso è stato attivo una decina di anni, essendo stati completati, ad inizio anni 2000, i lavori di restauro post sisma.

 

Gli interventi strutturali eseguiti post sisma 1997 non hanno riguardato la rigenerazione muraria dell’intero complesso, a causa delle normative e dei vincoli allora previsti dalla Soprintendenza ai Monumenti (che consentiva solo interventi localizzati e non invasivi) e per le contenute risorse economiche all’epoca destinate alla ricostruzione, non sufficienti per eseguire un intervento di miglioramento sismico generalizzato.

 

Il sisma del 2016 ha quindi avuto effetti significativi, tali da compromettere l’agibilità del complesso.

Lo stato di fatto degli impianti

Gli impianti, allo stato di fatto, hanno subito effetti trasversali, conseguenti al sisma e presentano anche vari livelli di inadeguatezza funzionale e normativa. Pertanto dovranno essere riqualificati, resi adeguati all’attuale assetto normativo e rifunzionalizzati.

 

Gli attuali impianti termomeccanici ed elettrici sono datati, con degrado legato non solo all’anzianità di servizio, ma anche al periodo di fermo connesso al post sisma. Inoltre, presentano una struttura non adeguata a richieste di funzionalità ed efficienza proprie di un edificio pubblico allineato alle attuali possibilità tecniche e alle necessità di risparmio energetico.

 

Gli impianti di climatizzazione e trattamento aria sono altrettanto datati e presentano carenze a livello normativo e funzionale, quest’ultimo anche in reazione alla menzionata interruzione di servizio dopo l’ultimo evento sismico (2016).

 

Gli impianti di protezione antincendio non sono funzionanti. In particolare, i componenti dell’impianto di spegnimento, rilevazione e allarme incendio, anche a seguito del fermo prolungato post sisma, sono fuori servizio, oltre a presentare situazioni di non conformità. I sistemi di illuminazione di emergenza necessitano di una sostanziale messa a norma, mentre sul fronte della gestione dei sistemi impiantistici (BACS), la dotazione è completamente assente.

Il ruolo di TFE Ingegneria nel progetto di restauro

TFE si è occupata specificatamente della progettazione di tutti gli interventi relativi agli impianti, per migliorare la funzionalità e fruibilità di questi importanti edifici, ovvero:

 

  • Impianti Elettrici e Illuminazione: saranno adeguati e migliorati gli impianti elettrici sia nel Palazzo Comunale che nel Teatro, per garantire un’illuminazione adeguata e sicura negli spazi interni ed esterni;
  • Impianti Termici: saranno rivisti e ottimizzati gli impianti di riscaldamento e raffreddamento per contribuire al comfort degli utenti e alla conservazione delle strutture;
  • Impianti Idrici e Sanitari: a seguito di verifica e controllo, se necessario, saranno aggiornati gli impianti idrici e sanitari, per garantire l’approvvigionamento di acqua potabile e il corretto funzionamento dei servizi igienici;
  • Impianti di Sicurezza: saranno implementati o migliorati gli impianti di sicurezza, come ad esempio i sistemi antincendio e di allarme, per la prioritaria sicurezza degli utenti e protezione delle strutture.

Inoltre, TFE si è occupata degli aspetti generali di adeguamento antincendio, tenendo i rapporti con il comando VVF di competenza e predisponendo la relativa documentazione, per le autorizzazioni del progetto.

restauro illuminazione
dettagli interni teatro

Lo stato di progetto degli impianti

Lo staff di TFE dedicato alla progettazione tecnologica e antincendio, ha definito specificamente le necessarie modifiche impiantistiche. Si ricorda, inoltre, che il particolare interesse storico e artistico dell’edificio, con ambienti di particolare pregio, richiede l’adozione di accorgimenti dettati da normative specifiche.

 

Il progetto, in sintesi, ha preso in carico quanto segue.

 

  • La riqualificazione normativa e funzionale estensiva dei sistemi di produzione termica degli uffici e del teatro, con la realizzazione di un sistema di produzione termica di tipo ibrido, centralizzato, a servizio degli uffici e del teatro, per migliorare le prestazioni energetiche e l’affidabilità complessiva del sistema. In particolare, ai tradizionali sistemi si è sostituito un sistema “ibrido” dove, ai gruppi termici a gas, è affiancato un sistema in pompa di calore elettrico; questo ha consentito di eliminare una delle due centrali termiche a gas, riorganizzando e ottimizzando gli spazi, collocando il nuovo gruppo in pompa di calore ad alimentazione elettrica. La nuova centrale termica sarà costituita da n. 2 gruppi termici a condensazione di portata termica ciascuno di 300 kW, affiancati da un sistema in pompa di calore reversibile da ca. 160 kW termici.
  • La completa sostituzione dei sistemi di rinnovo aria e climatizzazione degli impianti a servizio del teatro, in quanto fuori servizio e non conformi agli usi del locale aperto al pubblico, anche attraverso l’individuazione di spazi per la collocazione di una nuova ulteriore unità di trattamento aria a servizio del palco.
  • Gli interventi di rifacimento pressoché integrale delle reti di distribuzione, per coordinarsi con gli interventi strutturali e risolvere i problemi esistenti di non affidabilità e perdite.
  • L’adeguamento dei sistemi idrico e degli scarichi sanitari, in relazione allo stato di degrado e ai danneggiamenti conseguenti al sisma e agli interventi conseguenti all’adeguamento strutturale.
  • Il ripristino del sistema di riscaldamento e diffusione a servizio della Sala Consigliare (Coro Ligneo), con l’introduzione di un sistema di rinnovo aria dedicato, necessario per rispondere alle prescrizioni in tema di qualità dell’aria e usabilità dell’ambiente per gli scopi previsti, anche in aderenza alle indicazioni C.A.M.
  • L’intervento prevede la quasi totale sostituzione degli impianti elettrici e di sicurezza a servizio degli edifici, necessario per la mancanza di rispondenza normativa di buona parte degli impianti, per i danneggiamenti, non sempre evidenti, conseguenti al sisma e per la necessità di adeguamento funzionale di estese sezioni di impianto.
  • La rifunzionalizzazione degli impianti idrici antincendio (idranti sprinkler a protezione del palco) con il rifacimento integrale della centrale antincendio sia sotto il profilo idraulico che strutturale e di riserva idrica.
  • La rifunzionalizzazione degli impianti dei sistemi di spegnimento automatico a protezione del sotto platea con adozione di un nuovo impianto ad aerosol.
  • Un nuovo impianto di comunicazione allarme incendio ad EVAC, non presente nello stato di fatto, oltre ad un nuovo sistema di illuminazione di emergenza centralizzato a bassa tensione (24V).

L’intero complesso degli impianti prevede un sistema di controllo centralizzato, basato su tecnologia liberamente programmabile con formati di interscambio non proprietari, per la gestione dei nuovi sistemi e una possibile futura implementazione di ulteriori livelli di automazione e controllo, anche a fini manutentivi.

Planimetria Impianti Illuminazione
Fig.1 - Planimetria Impianti di illuminazione
Planimetria impianto riscaldamento e climatizzazione
Fig. 2 - Planimetria Impianti di riscaldamento e climatizzazione
sezione pressurizzazione antincendio
Fig. 3 - Sezione Layout centrale di Pressurizzazione antincendio

Le prossime fasi del progetto

L’intervento descritto rappresenta un importante punto di arrivo verso la ricostruzione del centro storico di Camerino. Infatti, il progetto di restauro consentirà di restituire a Camerino due importanti edifici, preservandone la storia e rendendoli nuovamente accessibili alla comunità e ai visitatori.

 

Per il raggiungimento di questo obiettivo, tutti i soggetti coinvolti stanno operando per consentire che questo cantiere parta nel più breve tempo possibile.

Sullo stesso
tema