L’approvazione del progetto definitivo di “Restauro del Palazzo Comunale e del Teatro Filippo Marchetti” rappresenta un passo fondamentale nella ricostruzione del Comune di Camerino, duramente colpito dal sisma del 2016.
L’amministrazione comunale, nell’ambito del Piano Straordinario per la Ricostruzione e del bando di gara emesso per l’assegnazione dell’appalto, ha approvato in sede di Giunta e, successivamente, alla Conferenza sui Servizi Speciali, l’intervento aggiudicato dall’RTP composto da:
In particolare, l’incarico prevede la redazione di tutte le fasi di progettazione, nonché di direzione dei lavori per il restauro e risanamento conservativo, il miglioramento sismico, il restauro delle superfici affrescate, la rifunzionalizzazione e adeguamento impiantistico del complesso edilizio che ospita il Teatro Filippo Marchetti e il Municipio di Camerino sito in Corso Vittorio Emanuele 17.
Il progetto di restauro del Palazzo Comunale e del Teatro Marchetti ha obiettivi chiari e significativi. Tra questi:
Le opere di restauro e risanamento conservativo oltre che di miglioramento sismico delle strutture, messa a norma e adeguamento normativo degli impianti presenti, mirano alla rifunzionalizzazione degli edifici e delle attività presenti.
Il progetto riguarda sia aspetti esterni che interni di questi due edifici storici. Tra questi, saranno oggetto di intervento:
Il complesso edilizio del Teatro e Municipio di Camerino, sito nel centro storico, è un complesso monumentale e di elevato pregio artistico e quindi vincolato dalla Soprintendenza ai Monumenti. È un aggregato composto da vari corpi di fabbrica, strettamente interconnessi tra loro.
Il municipio e il teatro comunale sono stati colpiti sia dai sismi del 1997 e del 2016 e, in entrambi i casi, hanno sopportato danni molto gravi.
Nell’intervallo temporale tra i due sismi, il complesso è stato attivo una decina di anni, essendo stati completati, ad inizio anni 2000, i lavori di restauro post sisma.
Gli interventi strutturali eseguiti post sisma 1997 non hanno riguardato la rigenerazione muraria dell’intero complesso, a causa delle normative e dei vincoli allora previsti dalla Soprintendenza ai Monumenti (che consentiva solo interventi localizzati e non invasivi) e per le contenute risorse economiche all’epoca destinate alla ricostruzione, non sufficienti per eseguire un intervento di miglioramento sismico generalizzato.
Il sisma del 2016 ha quindi avuto effetti significativi, tali da compromettere l’agibilità del complesso.
Gli impianti, allo stato di fatto, hanno subito effetti trasversali, conseguenti al sisma e presentano anche vari livelli di inadeguatezza funzionale e normativa. Pertanto dovranno essere riqualificati, resi adeguati all’attuale assetto normativo e rifunzionalizzati.
Gli attuali impianti termomeccanici ed elettrici sono datati, con degrado legato non solo all’anzianità di servizio, ma anche al periodo di fermo connesso al post sisma. Inoltre, presentano una struttura non adeguata a richieste di funzionalità ed efficienza proprie di un edificio pubblico allineato alle attuali possibilità tecniche e alle necessità di risparmio energetico.
Gli impianti di climatizzazione e trattamento aria sono altrettanto datati e presentano carenze a livello normativo e funzionale, quest’ultimo anche in reazione alla menzionata interruzione di servizio dopo l’ultimo evento sismico (2016).
Gli impianti di protezione antincendio non sono funzionanti. In particolare, i componenti dell’impianto di spegnimento, rilevazione e allarme incendio, anche a seguito del fermo prolungato post sisma, sono fuori servizio, oltre a presentare situazioni di non conformità. I sistemi di illuminazione di emergenza necessitano di una sostanziale messa a norma, mentre sul fronte della gestione dei sistemi impiantistici (BACS), la dotazione è completamente assente.
TFE si è occupata specificatamente della progettazione di tutti gli interventi relativi agli impianti, per migliorare la funzionalità e fruibilità di questi importanti edifici, ovvero:
Inoltre, TFE si è occupata degli aspetti generali di adeguamento antincendio, tenendo i rapporti con il comando VVF di competenza e predisponendo la relativa documentazione, per le autorizzazioni del progetto.
Lo staff di TFE dedicato alla progettazione tecnologica e antincendio, ha definito specificamente le necessarie modifiche impiantistiche. Si ricorda, inoltre, che il particolare interesse storico e artistico dell’edificio, con ambienti di particolare pregio, richiede l’adozione di accorgimenti dettati da normative specifiche.
Il progetto, in sintesi, ha preso in carico quanto segue.
L’intero complesso degli impianti prevede un sistema di controllo centralizzato, basato su tecnologia liberamente programmabile con formati di interscambio non proprietari, per la gestione dei nuovi sistemi e una possibile futura implementazione di ulteriori livelli di automazione e controllo, anche a fini manutentivi.
L’intervento descritto rappresenta un importante punto di arrivo verso la ricostruzione del centro storico di Camerino. Infatti, il progetto di restauro consentirà di restituire a Camerino due importanti edifici, preservandone la storia e rendendoli nuovamente accessibili alla comunità e ai visitatori.
Per il raggiungimento di questo obiettivo, tutti i soggetti coinvolti stanno operando per consentire che questo cantiere parta nel più breve tempo possibile.