Sandro Bortolotto, esperto in temi d’idraulica fluviale, ha pubblicato nell’ultimo numero de Il Giornale dell’Ingegnere un articolo che tratta dell’intervento strategico effettuato nel Delta del Po, per evitare il ripetersi di episodi alluvionali. Egli, infatti, fu direttore del progetto agli inizi degli anni Novanta.
Di seguito, il link rimanda all’articolo pubblicato.
Il_Giornale_dellIngegnere_n.7_Edizione_Speciale_Congresso_Nazionale-pagine-8-9.pdf
Nel testo vengono ripercorse tutte le fasi decisionali e ingegneristiche per l’intervento di sistemazione dell’ansa di Volta Vaccari in comune di Porto Tolle.
I lavori portarono alla creazione dello scavo per la nuova deviazione e alla chiusura del vecchio ramo del Po di Pila, senza creare squilibri tra i vari rami del Delta. Inoltre, venne attuata una rimodulazione del nodo idraulico dell’imbocco del canale del Po di Tolle.
Il fiume si adattò facilmente alla nuova sistemazione e tutta la provincia polesana ne trasse vantaggio, vista l’estesa azione di riduzione dei livelli di piena.
Attraverso l’applicazione di soluzioni alternative, a causa dell’esaurimento delle fonti di finanziamento a inizio lavori, l’opera fu completata con un terzo del costo inizialmente preventivato. Attualmente è in perfetta funzionalità.
Il progetto, quindi, ha superato le iniziali aspettative: ha permesso al Polesine di attraversare 40 anni senza episodi alluvionali, a fronte delle due alluvioni all’anno che si ripetevano negli anni Settanta.
Il vecchio ramo chiuso del Po di Pila, rimasto aperto verso il mare, si dimostra un luogo di alto valore paesaggistico, ideale per la fauna. Oggi la zona di Volta Vaccari è classificata come Oasi da diversi enti ambientalisti.