SAIE
Conclusa da poco l’edizione 2018 del SAIE, la fiera dedicata alle tecnologie per l’edilizia e l’ambiente costruito 4.0, non resta che fare alcune importanti considerazioni.
L’anno scorso è stato inaugurato il “DIGITAL&BIM”, un’iniziativa italiana dedicata interamente alla trasformazione del settore delle costruzioni verso una metodologia di progettazione, costruzione e gestione digitale delle opere.
Visto il grande successo, il SAIE ha ospitato la seconda edizione di questo evento, caratterizzato da conferenze Internazionali e Digital Talk, Laboratori, Workshop e spazi di networking sulla digitalizzazione dell’ambiente costruito.
Tutti questi appuntamenti, ai quali IQT consulting S.p.A. ha partecipato, ha dato modo di acquisire importanti informazioni sull’evoluzione che sta avendo l’introduzione del BIM nel settore delle costruzioni e soprattutto ha concesso importanti riflessioni in merito.
Fino all’anno scorso, molta importanza veniva riposta sull’uso di software di modellazione 3D quando si menzionava il BIM e questo aspetto ha generato idee fuorvianti nei professionisti che iniziavano i primi approcci a tale metodo.
Oltre a idee errate, questo riferimento quasi univoco alla modellazione 3D ha posto i professionisti nelle condizioni di iniziare una ricerca dei “software migliori” per la loro attività vedendosi presentare preventivi di un certo peso e davanti ai quali il singolo professionista non sarebbe riuscito a far fronte a tali spese di licenze. Si era dunque perso il vero focus della metodologia BIM, ovvero “il dato”, la sua acquisizione, organizzazione e gestione.
Durante le Conferenze Internazionali tenutesi il 17 e 18 Ottobre invece, uno dei messaggi su cui è stato rimarcato più volte il concetto è stato proprio quello dell’importanza dell’acquisizione e della gestione dei dati.
La metodologia BIM infatti pone il suo centro nella “I” di information, nell’organizzazione delle informazioni a monte, nella creazione di processi basati su tali informazioni e sulla gestione dei dati acquisiti.
Quando si parla di metodologia BIM e degli ambiti su cui maggiormente impatta, si potrebbe suddividere l’argomentazione in tre principali “centri di beneficio”:
Il primo centro di beneficio è quello su cui si è basata la diffusione del Building Information Modeling fino ad ora, ponendo l’attenzione sui vantaggi che derivano in fase costruttiva di opere e in fase di modifica in corso.
Il secondo centro di beneficio è quello rappresentato dai vantaggi che il committente ottiene durante la fase di esercizio dell’opera soprattutto con l’ottica di una pianificazione di manutenzione ordinaria o predittiva efficace.
Infine, il terzo centro di beneficio è indiretto, ma è quello su cui si sta ponendo la maggior attenzione: attraverso la progettazione degli spazi in funzione del servizio che devono dare, accompagnata all’uso di sensori che registrano i comportamenti dell’uomo al variare delle condizioni di utilizzo dell’opera, è possibile ottenere parametri su cui basare le progettazioni future con l’obiettivo di generare opere più idonee al loro utilizzo e ridurre quindi gli sprechi energetici che ne conseguono.
Per fare ciò è necessario predisporre un sistema di acquisizione dati organizzato, avendo ben chiaro quale sia il loro uso futuro. Gli edifici in grado di generare informazioni di questo genere vengono chiamati edifici cognitivi e sono quelli a cui sta puntando l’evoluzione tecnologica e di processo.
Finalmente dunque anche i singoli professionisti nel settore delle costruzioni iniziano ad essere sensibili all’argomento della gestione dei cosiddetti Big Data, percependo gli innumerevoli vantaggi che da questa conseguono.
La corretta diffusione dei concetti e delle informazioni in ambito BIM, dal piccolo professionista alla grande impresa, ha un’importanza centrale e fondamentale proprio per il principio di evoluzione della filiera delle costruzioni.
Fortunatamente, salvo alcune eccezioni, da questo secondo appuntamento annuale, il Digital&BIM, sembra emergere una conoscenza più diffusa e consapevole in merito ai processi di digitalizzazione e questo consentirà di affrontare il periodo di transizione con meno difficoltà.
Dinora Quadretti
IQT consulting S.p.A. – BIM Manager